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Passi avanti contro le malattie rare del sangue

2022-12-12T18:53:33.742Z


Passi avanti contro le malattie rare del sangue, come l'anemia aplastica, e contro complicanze rare come il mancato attecchimento del trapianto di cellule staminali per alcuni tipi di tumori ematologici. (ANSA)


(ANSA) - NEW ORLEANS, 12 DIC - Passi avanti contro lemalattie rare del sangue, come l'anemia aplastica, e controcomplicanze rare come il mancato attecchimento del trapianto dicellule staminali per alcuni tipi di tumori ematologici. Nuovirisultati sono stati infatti presentati al Congresso dellaSocietà americana di ematologia (Ash) e vedono la partecipazionedi Atenei italiani come la Cattolica e l'Università di Milano.
    Un primo studio, spiega all'ANSA Simona Sica, professore diematologia all'Uuniversità Cattolica e direttore dell'Unitàoperativa complessa di ematologia e trapianto del PoliclinicoGemelli di Roma, "riguarda l'aplasia midollare non severa, oanemia aplastica. Si tratta di una patologia del midollo osseocon base autoimmune caratterizzata dalla incapacità del midolloa produrre un numero sufficiente di cellule del sangue. E' unamalattia rara e la casistica riportata in questo studio è quellapiù grande mai riportata con 238 pazienti in vari Paesi". Lostudio multicentrico internazionale è coordinato dall'Universitàdi Milano e vede la partecipazione del Policlinico Gemelli:"Abbiamo dimostrato - chiarisce Sica - che utilizzando lamolecola ciclosforina A, che è un farmaco immunosoppressore,associata ad un altro farmaco, eltrombopag, si arriva ad unmiglioramento clinico importante con una riduzione del numero ditrasfusioni di sangue necessarie a questi pazienti ed ilripristino della funzione midollare con impatto positivo sullasopravvivenza". Un avanzamento importante è stato presentatoanche rispetto alle complicanze rare da trapianto: "Un altrostudio multicentrico internazionale promosso dalla Societàeuropea per i trapianti, di cui il Gemelli fa parte - spiegaancora l'ematologa - ha evidenziato che il mancato attecchimentodi un primo trapianto in pazienti con leucemia acuta inremissione può essere superato positivamente. Sono statiraccolti 243 pazienti che avevano in comune il fatto che non viera stato un attecchimento delle cellule dopo il primo trapiantodi staminali. Lo studio dimostra che è possibile recuperarecirca un terzo di questi pazienti con un secondo trapiantosalvavita, che si dimostra dunque possibile". Il dato"importante dimostrato - conclude Sica - è che questi pazientisi possono ritrapiantare, con lo stesso o con un donatorediverso, avendo così un'altra chance di recupero". (ANSA).

Source: ansa

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